Il nuovo riscatto di laurea agevolata conviene? Analisi di convenienza della Fondazione Studi dei Co
Il riscatto “light” degli anni di laurea è stato introdotto dal Decreto Legge su reddito di cittadinanza e quota 100 e prevede che nel 2019 un lavoratore possa riscattare gli anni di studio universitari, con un importo minore rispetto al riscatto ordinario, ma con alcune limitazioni rispetto a quest’ultimo strumento.
I Consulenti del Lavoro hanno quindi fatto due conti per vedere se effettivamente il nuovo riscatto light sia conveniente e se si a chi è consigliato accedervi.
Il dubbio principale riguarda la sua utilità, oltre che la convenienza, visto che gli anni riscattati saranno sì utili ai fini del computo di anni lavorati, ma questi non porteranno ad un aumento dell’assegno pensionistico.
Riscatto di laurea agevolato vs ordinario: i calcoli dei CdL
La fondazione studi dei Consulenti del Lavoro ha rilasciato un utile ebook riguardo il riscatto agevolato della laurea prendendo a paragone il riscatto ordinario della laurea.
Dal conteggio dei Consulenti del Lavoro e della Previdenza viene fuori che con il riscatto light “un lavoratore di 44 anni con una retribuzione lorda imponibile di 35.000 euro otterrà un risparmio del 55% rispetto al riscatto ordinario”.
Riscatto di laurea light
L’esempio appena riportato prende in considerazione un lavoratore nato nel 1975 con un primo contributo accreditato nel 1993 e laureatosi in giurisprudenza dal 1996 al 2000, senza aver versato contributi nei 4 anni di durata legale del corso.
Prendendo l’aliquota IVS vigente pari al 33% per il reddito minimo di riferimento nella Gestione degli Artigiani e Commercianti pari a 15.710 euro nel 2018 (ancora da aggiornare nel 2019), il costo per ogni anno di riscatto scende a 5.184 euro; ad aumentare però sarà solo l’anzianità assicurativa e contributiva e non l’assegno pensionistico.
Riscatto della laurea ordinario
Con il riscatto ordinario, con aliquota IVS del 33% e reddito di 35000 lordi, il lavoratore pagherebbe 11.550 euro per ogni anno di riscatto.
In quest’ultimo caso comunque si avrebbe un incremento sia dell’anzianità assicurativa che contributiva; ossia salgono gli anni di contributi accantonati e sia l’importo della pensione in quanto aumenta il montante contributivo che genererà l’importo.
Risparmio del 55% con il metodo light
Il risparmio calcolato con il nuovo riscatto quindi è di circa il 55%. C’è però da sottolineare il dettaglio non di poco conto che riguarda il mancato computo ai fini del montante contributivo. Bisogna quindi procedere caso per caso per valutare se oltre la convenienza, vi sia reale vantaggio per chi aderisce a questo nuovo riscatto agevolato.
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